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All’inizio erano biscotti e poi…

Milano ha una nuova trattoria la Cake l’Hub Kitchen.

La sua storia nasce da dei buonissimi biscotti nati qualche anno fa in una villa di nome Paradiso.

Si è scoperto che la pasticceria ha un grande effetto terapeutico su chi la pratica. Ha il potere di tirare fuori il meglio dalle persone. Così Villa Paradiso, una sede di Comunità Nuova di Don Gino Rigoldi, che accoglie i ragazzi che combattono le dipendenze, dà il nome e l’origine al laboratorio di pasticceria “I dolci del paradiso”. I ragazzi vengono formati personalmente da Maurizio Santin; da Villa Paradiso si spostano a Milano nella nuova bellissima sede di Comunità Nuova, in zona Bisceglie. Ai biscotti si aggiunge l’alta pasticceria e il laboratorio fornisce Cake l’Hub, caffetteria e pasticceria, che diventa occasione di lavoro per i ragazzi della comunità di Don Gino e luogo di incontro per il quartiere che sta crescendo intorno all’Hub.

Al laboratorio e alla pasticceria si aggiunge il catering. I clienti sono importanti, i servizi curati nel dettaglio, con un’attenzione particolare anche ai matrimoni. Il Cake l’Hub&Catering è incontro tra i ragazzi e professionisti del settore che lavorano insieme in un progetto comune. A loro si affiancano chef come Sadler e Borghese per brevi formazioni o serate di charity.

In questi ultimi anni questo luogo di fermento e grande impatto sociale ha raggiunto traguardi inaspettati. Ha trasmesso ai ragazzi di Don Gino “l’amore per le cose fatte bene e l’impegno per decidere di cambiare la propria vita”

E allora la trattoria?

La trattoria è l’ultimo atto di questi giorni. Un atto di rinascita dopo la quarantena. Il catering è fermo. La pasticceria a Pasqua ha sfornato e consegnato colombe e uova per la città e non ha fermato la professionalità e le competenze dei ragazzi che, anzi, sono rinate con una nuova idea, o meglio una nuova sfida.

Creare all’Hub la Trattoria Moderna Cake l’Hub Kitchen, una trattoria aperta tutti i giorni a pranzo (menu a prezzo fisso 12€) e la sera del venerdì e del sabato a la carte. Gli spazi ci sono, all’aperto, in mezzo agli orti, con le distanze necessarie e neanche il problema del parcheggio oltre che la metropolitana vicino. Prenotazione 3938709947

Lo chef ha imparato da Oldani (e si vede, ma soprattutto si gusta). Una cucina semplice e ricercata, il servizio accurato e tanta voglia di farcela a superare questo momento.

Io ci sono stata, era il debutto e per via del tempo abbiamo mangiato dentro.

C’era Don Gino, a un tavolo vicino. Quando si è alzato ho cercato di catturare il suo sguardo per parlargli o meglio per ascoltarlo. Si è avvicinato e ha raccontato questa nuova avventura, di quanto sia difficile superare questo momento e quanto sia importante guardare oltre, trovare soluzioni diverse, che lui ha già in mente e di come il lavoro per questi ragazzi sia importante.

L’incontro con Don Gino ha reso la cena ancora più speciale e come dice lui “A noi ci frega lo sguardo” 

I biscotti, origine di tutto, si possono trovare in vendita anche all’Edicola dei sogni, in piazza Santo Stefano, ma questa è un’altra bella storia.

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