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Economia della cura: parcheggio o aiuola?

Con questa storia scelgomilano inaugura una nuova categoria: Economia della cura

Cosa intendo per Economia della cura? 

Per Economia della cura intendo l’uso razionale di mezzi per ottenere un vantaggio rivolto alla collettività, che nasce dall’interesse verso qualcosa per cui si impegna tempo, lavoro, ma soprattutto l’anima

Ecco l’ Economia della cura. Mi immagino tutte quelle azioni, animate da passione, messe in campo per combattere il degrado di un luogo, per migliorare la vita a una comunità, oppure che proteggono l’ambiente o ancora che riducono gli sprechi. Non so ancora bene quali e quante storie incontrerò che rientreranno in questa categoria, conto però di scandagliare la città per intercettarle e raccontarle.

Il protagonista di questa prima storia di Economia della Cura è Mario Donadio.

Un cittadino milanese. Un cittadino particolarmente attivo. Se si imbatte in zone degradate si adopera per migliorarle, intorno a questi luoghi crea delle comunità di persone che godono di una ritrovata bellezza e di momenti di socialità e aggregazione. Mario è il principale artefice della Compagnia dell’Anello (anello per via di un circuito per bici), ai lati del Parco di via dei Missaglia.

Insieme a un gruppo di ortisti ha creato un’associazione che si è presa cura dello spazio, mettendo a dimora delle piante, organizzando spettacoli e incontri, fino a diventare un riferimento del quartiere.

Mario Donadio non si è fermato alla sua zona, ma ha deciso di attivarsi anche nei pressi del suo luogo di lavoro. Infatti, in via Gabriele D’Annunzio c’è uno spartitraffico con un filare di piante già storiche che viene regolarmente usato come parcheggio. 

Dalla sua scrivania, all’angolo con via Alessi, l’immagine è sempre la stessa: arrivo di auto per la sosta con sgommate per salire e addirittura il rischio di danni a causa del dislivello.

Decide di fare un esperimento e creare un giardino al posto del parcheggio abusivo.

Come? Contatta il Comune, settore parchi e giardini, per aderire all’iniziativa Cura e adotta il verde pubblico. Prepara il progetto, segnala il punto in cui vuole agire e attende il permesso del Comune a procedere. Una volta ricevuto avvia un contratto di manutenzione e prende in carico lo spazio.

Stiamo parlando di circa 10 metri x 2 a cui si aggiungeranno altri 5 metri a settembre, convertiti in parcheggio, circa 3 auto.

Mario si mette subito al lavoro e crea, con dei pallet di recupero, sei fioriere (uso razionale dei mezzi). Porta della terra di riporto per appianare il terreno sconnesso dal peso delle auto. Riempie le fioriere con piante sempreverdi adatte all’ambiente, segnalate dal Comune .

In una giornata fa tutto. Ha atteso che si liberasse, ha recintato con comunicazione ufficiale “Chiuso per sistemazione aiuola”.

Ora ci sono 15 piante messe a dimora. Alcuni residenti, increduli, si sono già resi disponibili per innaffiare e tenere pulito. Le persone approfittano di una migliore visuale per attraversare. I commenti sono stati tutti positivi. Come già successo in altre zone della città si scatenerà l’effetto emulazione.

Ecco un esempio di Economia della cura. Se ci sono altre segnalazioni di Economisti in questo settore voglio conoscerli.

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